Questa sintomatologia si presenta sempre di più nella nostra clinica quotidiana, si tratta di un fenomeno che riduce la fluidità articolare tra omero e scapola e limita la serena escursione della spalla, maturando nel tempo rigidità muscolo tendinee e dolore nel compartimento scapolo-omerale.


Si avverte una limitazione principalmente nell’elevazione totale del braccio o nel portare la mano dietro la schiena “gesto di allacciare il reggiseno”

Come Valutarlo?

La valutazione viene svolta tramite test funzionali, per visualizzare le escursioni e i compensi; e utilizzo dell’ecografo per visualizzare lo spazio articolare valutandolo con il braccio disteso se fra extra rotazione e intra rotazione lo spazio modifica o si riduce notevolmente “in intrarotazione”.


Il trattamento di questa sintomatologia prevede:

• Manovre di riposizionamento della testa omerale nella glena scapolare tramite apposite metodiche di terapia manuale “nel nostro approccio utilizziamo la metodica mulligan principalmente”;
• Riduzione delle rigidità muscolo-tendinee tramite utilizzo di strumenti;
• Rinforzo della spalla e principalmente dell’extrarotazione;
• Apprendimento cognitivo di come utilizzare la spalla nelle proprie funzioni, “quotidiane, lavorative o sportive”;

L’accortezza migliore che ognuno di noi può adottare è osservare le posizioni di lungo tempo, notare nel momento in cui si assumono, come possiamo creare compensi e adottare una posizione migliore che possa avvantaggiarci di una postura corretta, inoltre programmare degli esercizi che migliorano l’extra rotazione della spalla è un vantaggio per ognuno di noi.

Dott. Fisioterapista Nigro Francesco

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