La terapia del calore: la fisioipertermia

Per fisioipertermia si intende una terapia fisica innovativa che utilizza la tecnologia ipertermica per trattare le principali patologie dell’apparto locomotore siano essere traumatiche o degenerative.

Parliamo di una nuova frontiera tecnologica che impiega il calore a scopo terapeutico. Da sempre utilizzato a scopo antalgico o miorilassante, il calore costituisce la prima energia fisica impiegata in medicina basti pensare ai bagni termali, ai cuscini autoriscaldanti e alle borse d’acqua calda.

Ma come agisce il calore sui tessuti?

Il principale effetto del calore è la vasodilatazione. L’aumento del calibro dei vasi sanguigni favorisce la vascolarizzazione del tessuto e quindi l’afflusso sanguigno trasportando ossigeno e nutrienti ed eliminando le tossine accumulate.

Come si utilizza il calore in fisioterapia?

In fisioterapia si utilizza la stimolazione ipertermica, anche chiamata fisioipertermia, per riscaldare in profondità e con accuratezza un distretto specifico del corpo. Gli strumenti più innovativi utilizzano l’energia del calore in combinazione con quella elettromagnetica. L’unione di due energie differenti consente di portare lo stimolo ipertermico in profondità senza surriscaldare gli strati più superficiali.  Difatti, l’incremento termico profondo, intenso, mirato e controllato, facilita la mobilizzazione e il recupero del R.O.M.

Il calore combinato con l’energia elettromagnetica permette il rilascio da parte delle cellule lesionate di growth-factors costituendo un importante stimolo alla rigenerazione e alla riparazione. L’ipervascolarizzazione incrementa l’apporto dei metaboliti eliminando i cataboliti e gli essudati cellulari. Le reazioni chimiche e l’ossigenazione sono nettamente aumentate favorendo così la naturale attività cellulare. Inoltre, l’innalzamento termico intenso favorisce l’attività del tessuto connettivo e tendineo permettendo l’incremento del ROM. Utilizzata anche con effetto antalgico, l’ipertermia permette la diminuzione della frequenza di scarica dei nocicettori inibendo così lo stimolo doloroso.

L’ipertermia non presenta particolari controindicazioni. Costituisce un ottimo alleato nella maggior parte delle patologie dell’apparato locomotore. Tuttavia, è controindicata nel caso in cui sia presente uno stato infiammatorio poiché l’aumento della vasodilatazione favorisce anche l’attività cellulare delle molecole coinvolte nel processo infiammatorio.

Dott.ssa Selenia Arcidiacone

Fisioterapista

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