Fisioterapia e sport: corpo che vince si cura
La fisioterapia sportiva è una branca specialistica della fisioterapia che si occupa della cura, prevenzione e riabilitazione del paziente sportivo.
In questo ambito, il fisioterapista può esercitare sia in autonomia che come membro associato alla squadra o all’atleta che rappresenta.
In quest’ambito, fra le cause di più comune riscontro, rientrano tutte le situazioni che recano danno e/o infortunio all’atleta. Fra questi ricordiamo:
- Traumi muscolari (contusioni, contratture stiramenti)
- Traumi osteoarticolari (distorsioni, fratture, lussazioni)
- Lesioni tendinee
- Problematiche da sovraccarico (epicondiliti, lombalgie, fasciopatie plantari ecc…)
Lo spettro sintomatologico in quest’ambito varia in relazione al tipo di infortunio. Il minimo comune denominatore viene rappresentato dal sintomo dolore ai quali poi possono associarsi:
- Edemi (ad esempio nei traumi distorsivi)
- Ematomi (più caratteristici delle lesioni muscolari)
- Gesto sportivo alterato
- Rigidità
- Fatica
- Perdita del ritmo gara
La prima regola rientra in una valutazione globale e soggettiva del paziente!
In questo caso la valutazione segue percorsi differenti rispetto alla fisioterapia generale. Essa dipende intanto dal grado, amatoriale o professionistico, dell’atleta e dallo spazio d’intervento del fisioterapista. Spesso infatti si può assistere ad una prima valutazione medico -clinica direttamente sul terreno di gioco a cui seguono indagini strumentali nelle ore/giorni successivi all’infortunio.
Nel proprio studio, invece, il fisioterapista sottopone l’atleta ad una valutazione di più ampio raggio che va da una fase anamnestica in cui il fisioterapista “intervista” il paziente circa le dinamiche che hanno portato all’infortunio fino ad esame costituito da test specifici che vanno ad indagare i deficit relativi a forza, resistenza, articolarità indotti dall’evento traumatico, abbinandoli, ove presente, ai referti medici e strumentali.
Per quanto riguarda il trattamento riabilitativo, non esiste un protocollo specifico da seguire, ma un percorso terapeutico differente per ciascun trauma, articolazione o tessuto che è andato incontro a lesione, e paziente. Le tecniche più utilizzate nell’ambito della fisioterapia sportiva sono:
- Tecniche manuali: ovvero le manovre che il fisioterapista esegue con le proprie mani sul paziente. Tra le tecniche più utilizzate c’è il massaggio sportivo; la massoterapia ha lo scopo di rilassare e distendere il tessuto miofasciale e il paziente stesso. Questa tecnica viene utilizzata in 3 fasi: nel pre-gara per contribuire al riscaldamento muscolare, migliorare la performance e ridurre il rischio di subire infortuni; durante le pause della gara e nel post-gara per rilassare le strutture contratte e affaticate, accelerando il percorso di recupero.
- Bendaggio funzionale: si tratta di una fasciatura, con bende rigide o meno, con lo scopo di stabilizzare un’articolazione che presenta problemi di stabilità, che è dolente o che è ancora in fase di recupero, così da diminuire il rischio di incorrere in un infortunio e migliorare, di conseguenza, la qualità del movimento. Tra le tecniche di bendaggio più utilizzate c’è il Taping, in cui si utilizzano cerotti adesivi elastici.
- Esercizio terapeutico: il ritorno al movimento fisiologico e non doloroso è di estrema importanza. Per questo è bene che il paziente lavori in modo attivo per poter memorizzare il corretto pattern motorio, mobilizzare i tessuti e attivare/rinforzare la muscolatura che ne consente il movimento.
- Mezzi fisici: le terapie strumentali più utilizzate in ambito fisioterapico sono:
Laserterapia ad alta potenza: raggio di luce diretto sulla zona traumatizzata da trattare.
Tecarterapia: utilizzata per stimolare la biologia del tessuto.
- Ultrasuonoterapia: si tratta di onde sonore che producono un effetto antiinfiammatorio ed antalgico nel tessuto.
- Onde d’urto: molto indicate ed efficaci in condizioni infiammatorie croniche o calcificazioni tendinee e intramuscolari.
- Ipertermia: sono microonde che permettono la cessazione di energia in una zona specifica con la possibilità di impostare anche la profondità.
- Elettroterapia: utilizzo di correnti che vanno a sviluppare la contrazione muscolare.
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