Cefalea tensiva e la sua incidenza
L’incidenza della cefalea di tipo tensivo e dell’emicrania nella popolazione è molto elevata, essendo il secondo e il terzo disturbo più comune al mondo.
Uno studio europeo afferma che la cefalea di tipo tensivo (TTH) è presente nel 38,2% della popolazione adulta. Il mal di testa è molto comune anche nei bambini, presente nel 58% dei pazienti, ed è la principale causa di assenze scolastiche. Questi pazienti possono soffrire di mal di testa anche in età adulta.
Cefalea di tipo tensivo nella popolazione
Classificazione
La Società Internazionale delle Cefalee (IHS) fornisce linee guida per la diagnosi delle cefalee secondo criteri validi per tutti, utilizzando la ICHD-II e dividendo il dolore cefalalgico in tre categorie: Cefalee primarie; Cefalee secondarie; Nevralgie craniche e altre cefalee.
La TTH si suddivide anche in: TTH con o senza dolore muscolare alla testa e TTH cronico (CTTH) se si verifica con una frequenza superiore a 15 giorni al mese per almeno 3 mesi, o più di 180 mal di testa in un anno.
Le donne hanno di solito un’incidenza maggiore di TTH rispetto agli uomini.
Fattori di rischio:
La TTH è più spesso associata a problemi muscolo-scheletrici del rachide cervicale e alla postura della testa in avanti.
- Condizioni favorevoli alla TTH:
La causa dell’insorgenza del TTH non è chiara, ma esistono diverse condizioni che possono favorirlo, come ad esempio: stress, ansia, affaticamento prolungato, disidratazione, alimentazione ridotta e mancanza di attività fisica. È stato inoltre dimostrato che la stimolazione del sistema nervoso centrale per lunghi periodi contribuisce alla cronicizzazione del TTH. Il dolore provocato dalla pressione dei muscoli della testa e del collo deriva da questa stimolazione ed è correlato alla gravità e alla frequenza del TTH.
Sintomi comuni:
Sono caratterizzate da un dolore costante, sordo, da lieve a moderato, di tipo pressorio in tutta la testa, la cui durata può variare da 30 minuti a diverse ore o giorni. Può essere presente anche una pressione dietro gli occhi.
- Altri sintomi:
Queste cefalee possono essere associate ad altre forme di mal di testa, dolore miofasciale, disturbi dell’umore e disturbi della colonna vertebrale.
- Terapia medica standard e auto-aiuto per i pazienti:
I medici di medicina generale offrono un primo supporto a chi soffre di cefalea primaria, anche per escludere disturbi più gravi che causano cefalea, ponendo domande sull’insorgenza della cefalea, sul sonno, sullo stile di vita e sull’alimentazione.
Per prevenire gli attacchi di cefalea, le linee guida raccomandano anticonvulsivanti e antidepressivi per le cefalee croniche, e analgesici e FANS per gli episodi isolati o poco frequenti, sebbene questi disturbi siano ancora sotto-diagnosticati e sotto-trattati in clinica.
I bambini, le donne in gravidanza e gli anziani sono particolarmente a rischio. Gli anziani spesso assumono molti farmaci per varie patologie, il che limita la possibilità di prescrivere altri farmaci.
Infine, l’uso eccessivo di farmaci può portare a mal di testa da farmaci. L’uso eccessivo di farmaci, per più di 10-15 giorni al mese, è stato collegato a un aumento della frequenza dei mal di testa.
Scrivere un diario del mal di testa può essere utile perché permette di annotare: la frequenza del mal di testa, l’intensità, la durata, il dosaggio e la frequenza dei farmaci.
L’esercizio fisico regolare, lo stile di vita e le modifiche alla dieta possono aiutare a prevenire o ridurre gli episodi di cefalea.
Trattamento manipolativo osteopatico
Tra gli approcci non farmacologici, uno degli interventi più comuni è la terapia manuale, che comprende la manipolazione spinale, la mobilizzazione articolare e spinale e il massaggio terapeutico.
Il trattamento manipolativo osteopatico (OMT) è utilizzato dal 9% della popolazione con cefalea di tipo tensivo, con l’invio da parte del medico nel 42% dei casi.
Il possibile effetto dell’intervento osteopatico potrebbe essere attribuito a due fattori principali: aumento della stimolazione parasimpatica e inibizione del rilascio di sostanze che stimolano l’infiammazione. Tutto ciò potrebbe creare un riequilibrio dell’attivazione del meccanismo di sensibilizzazione, creando un miglioramento dei sintomi.
Inoltre, recenti ricerche dimostrano che il cervello ha un proprio sistema di drenaggio linfatico. In Osteopatia esistono tecniche specifiche per aumentare il flusso linfatico che potrebbero ridurre la pressione intracranica, diminuendo così i sintomi della TTH.
- Effetti a lungo termine:
Grazie all’uso combinato di tecniche muscolari, miofasciali e manipolative, nella TTH si può osservare una diminuzione della disabilità e dell’indolenzimento dei muscoli della testa, con un aumento della mobilità del collo. Sia nella TTH acuta che in quella cronica, i risultati a lungo termine sono maggiori quando si utilizzano le tecniche di manipolazione spinale HVLA.
Le evidenze suggeriscono il crescente utilizzo di un approccio combinato di trattamento convenzionale e terapia manuale, anche se i risultati suggeriscono che la OMT è più spesso richiesta per ridurre i sintomi della cefalea, per evitare gli effetti collaterali della terapia standard e quando quest’ultima non può essere somministrata.
Gli operatori devono conoscere la forza dell’evidenza per un tipo di approccio alla cefalea, al fine di informare i pazienti quando è possibile somministrare trattamenti più sicuri ed efficaci. Per questo motivo, un elemento chiave è la diagnosi che utilizza le linee guida ICHD per comprendere il tipo di cefalea, la sua gravità e i disturbi associati, al fine di attuare la giusta terapia multidisciplinare.
La diagnosi medica è fondamentale, poiché le cause principali del mal di testa possono essere dovute a situazioni cliniche gravi che generano segni simili alla TTH o all’emicrania. Rivolgersi immediatamente a un medico quando il mal di testa: è associato a nausea, vomito, forte dolore al collo e genera vertigini e confusione; si verifica in seguito a un incidente, associato a un trauma cranico e anch’esso genera vertigini e confusione.
Gino Lorenzo Aurora
D.O. BSc (Hons) Osteopath (UK)
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