Una vita da mediano: il tunnel carpale e la sua sindrome
La sindrome del tunnel carpale è una patologia che rientra nel campo delle neuropatie da intrappolamento, cioè quelle condizioni in cui un nervo viene intrappolato dai tessuti limitrofi durante il suo decorso. Conosciuta anche come STC è abbastanza nota e diffusa, soprattutto nelle persone con più di 40/45 anni che hanno determinate abitudini.
In anatomia, il tunnel carpale è la zona anatomica definita dalle ossa carpali e dal legamento trasverso del carpo che le attraversa formando appunto un tunnel sotto cui passano vene, tendini e nervi.
In particolar modo, quando lo spazio fra il legamento trasverso e le ossa del carpo si riduce si ha un intrappolamento del nervo mediano, lungo nervo che, originando dal plesso cervicale, decorre per tutto il braccio e attraverso il tunnel carpale va ad innervare le dita della mano, soprattutto le prime tre e metà del quarto dito.
Le cause che portano alla sindrome del tun el carpale sono molteplici, fra cui.
- Predisposizione anatomica: chi ha il tunnel carpale molto strettoè più predisposto alla sindrome, anche se questa regola non è assoluta. C’è anche chi lo ha molto stretto ma non presenta mai i sintomi.
- Altre patologie: diabete, insufficienza renale, ipotiroidismo, artrite reumatoide, obesità. Tutte queste patologie influiscono sulla regolazione degli ormoni o generano ritenzione idrica che, a sua volta, può provocare gonfiore e quindi una diminuzione nello spazio del tunnel carpale. In questi casi la cura dovrà concentrarsi sulla patologia che causa la sindrome e non direttamente sul tunnel carpale.
- Gravidanza: anche la gravidanza genera ritenzione idrica e gonfiore, per questo spesso le donne iniziano a riferire i sintomi della sindrome negli ultimi mesi. È uno stato momentaneo e non è necessario procedere con chissà quali terapie, se non per alleviare un po’ il dolore. Se questa è la causa i sintomi svaniranno poco dopo il parto.
- Traumi o fratture: se in seguito ad un trauma o una frattura si modifica l’anatomia del polso, può accadere che il nervo si ritrovi compresso mentre prima aveva lo spazio necessario.
- Movimenti ripetuti del polso e della mano: le persone che suonano alcuni strumenti musicali, che usano per molte ore al giorno il computer o che utilizzano degli strumenti vibranti sul lavoro, sono più predisposti alla STC.
I sintomi caratteristici della STC rispecchiano quella che è la natura del nervo mediano, cioè quella di essere un nervo sia sensitivo che motorio. Il primo sintomo è chiaramente il dolore inizialmente localizzato fra il polso e il palmo della mano ma che può, in seguito, estendersi a tutta la mano e meno frequentemente all’avambraccio, fino all’irradiazione prossimale alla spalla. Insieme al dolore si può avvertire una fastidiosa sensazione di formicolio e intorpidimento delle prime tre dita.
Il paziente può riferire anche un’alterazione della sensibilità e addirittura della forza, con il persistere della patologia. In un secondo momento (nei casi più compromessi) può insorgere un senso di debolezza nella mano anche nelle più semplici azioni, fino alla caduta degli oggetti dalla mano.
In genere i pazienti riferiscono un dolore più intenso la notte, con anche sonno alterato, soprattutto nella fase iniziale. Inoltre all’inizio, quando si hanno questi sintomi, è tipico scuotere la mano per cercare di alleviarli.
La diagnosi della sindrome del tunnel carpale è primariamente clinica, si basa cioè sui sintomi del paziente a cui poi può essere richiesto dal medico un’indagine strumentale quale l’elettromiografia per valutare lo stato del nervo che è andato in contro ad intrappolamento.
Nell’esame clinico si va a valutare intanto la tipologia del paziente tenendo conto che nelle donne la STC è più frequente rispetto agli uomini, chiedendo che lavoro fa il paziente, se suona strumenti musicali o se ha patologie come il diabete o l’artrite che aumentano la possibilità di insorgenza della sindrome.
Tramite alcuni test, si andrà a valutare la gravità dei sintomi. Nella STC si ricercano quindi test provocativi come il Phalen Test, il Tinel Test o l’Upper Limb Tension Test.
Anche l’utilizzo dell’ecografia può essere utile nell’andare ad osservare le aree di aderenza e la qualità della contrazione dei muscoli che attraversano il tunnel e che sono innervato dal nervo mediano.
Alla diagnosi ortopedica, si associa poi una valutazione fisioterapica che tiene conto dei test precedentemente descritti e va a valutare tutte le simmetrie articolari dell’arto superiore, la presenza o meno di anteposizioni della spalla, recurvatum del gomito, atteggiamento in pronazione dell’avambraccio, le contratture muscolari dei muscoli scaleni che possono imitare la sindrome.
Per curare la sindrome del tunnel carpale si possono individuare due strade:
- il trattamento fisioterapico;
- o il trattamento chirurgico.
In genere se la patologia è lieve, moderata, il trattamento conservativo con la fisioterapia è la prima scelta.
Il fisioterapista in genere adotta un approccio multimodale per il trattamento della sindrome. Può intervenire con la Laserterapia e gli ultrasuoni in fase acuta per ridurre il dolore e l’infiammazione.
Con dei trattamenti di terapia manuale può invece lavorare sulla mobilizzazione delle ossa carpali e dei tessuti molli miofasciali, per agevolare lo scorrimento tendineo e nervoso. In questo senso anche l’applicazione del kinesio-taping (fasce adesive) può collaborare a migliorare lo spazio nel tunnel carpale.
Le onde d’urto sull’intero arto superiore fornisce nuovi nutrienti grazie alla neoangiogenesi e aiuta nel ripristinare un’adeguata elasticità dei tessuti coinvolti.
Contemporaneamente, insieme al paziente, si individuano delle possibili modifiche nelle abitudini lavorative, se sono queste la causa della patologia, e dei semplici esercizi da fare a casa per ridurre i sintomi.
Nella terapia conservativa rientrano anche le infiltrazioni o l’assunzione di farmaci per bocca, che possono essere efficaci nel breve termine, anche se non risolutivi.
Quando il trattamento conservativo non risulta efficace, ci sono delle recidive o il quadro è fin da subito complesso, il professionista può consigliare l’intervento chirurgico.
L’operazione per la sindrome del tunnel carpale consiste nel tagliare la fascia di tessuti che racchiude il nervo mediano e i nove tendini. Si tratta di un intervento poco invasivo e relativamente semplice. Dopo l’operazione le recidive sono rare, sempre che venga fatta bene la riabilitazione post-intervento, necessaria per consolidarne la buona riuscita.
Prima che la STC si manifesti in tutti i suoi sintomi o successivamente all’intervento chirurgico o a quello fisioterapico, ci sono alcune accortezze che è bene sapere per la giusta prevenzione di questo tipo di patologia.
Si tratta di consigli semplici come
- aumentare l’imbottitura di strumenti vibranti
- Regolare l’altezza della scrivania e della sedia in chi svolge lavori sedentari cercando di avere più possibile spalla- gomito – mano ad angolo retto fra di loro
- Effettuare durante il lavoro cambi posturali e stretching dei muscoli della spalla e del complesso polso-mano
- Eventuale utilizzo di strumenti più ergonomici come mouse verticali che riducono la pressione del polso
Riferimenti
Padua L, Coraci D, Erra C, Pazzaglia C, Paolasso I, Loreti C, Caliandro P, Hobson-Webb LD. Carpal tunnel syndrome: clinical features, diagnosis, and management. Lancet Neurol. 2016 Nov;15(12):1273-1284. doi: 10.1016/S1474-4422(16)30231-9. Epub 2016 Oct 11. PMID: 27751557.
Kim PT, Lee HJ, Kim TG, Jeon IH. Current approaches for carpal tunnel syndrome. Clin Orthop Surg. 2014 Sep;6(3):253-7. doi: 10.4055/cios.2014.6.3.253. Epub 2014 Aug 5. PMID: 25177448; PMCID: PMC4143510.
Franklin GM, Friedman AS. Work-Related Carpal Tunnel Syndrome: Diagnosis and Treatment Guideline. Phys Med Rehabil Clin N Am. 2015 Aug;26(3):523-37. doi: 10.1016/j.pmr.2015.04.003. Epub 2015 Jun 19. PMID: 26231963.
Gniadek M, Trybus M. [Carpal tunnel syndrome- etiology and treatment]. Przegl Lek. 2016;73(7):520-4. Polish. PMID: 29677425.
Ti sei riconosciuto/a in questo articolo? Avverti questi sintomi e magari hai letto l’articolo dopo 8 ore seduta con la sedia troppo bassa o troppo alta?
Sei stata operata ma ancora qualche fastidio si presenta? Non esitare e chiama il centro specializzato Nigro Fisioterapia Avanzata

COSA DICONO DI NOI


Scrivi un commento