Nel campo della riabilitazione fisica si definisce ipertermia, o fisio ipertermia, una termoterapia che riesce a trattare i tessuti di una regione corporea ben definita sfruttando lo stretto intervallo di temperatura in cui il calore ottimizza la sua efficacia terapeutica e che si colloca circa da 41°C a 44.5°C.

 

Il  maggior afflusso ematico stimola la naturale capacità di autoriparazione dell’organismo con notevoli effetti terapeutici:

  • accelera i processi metabolici;
  • accelera la rimozione di tossine;
  • facilita l’autoriparazione dei tessuti;
  • riduce il dolore.


Con l’ipertermia è possibile trattare una vasta gamma di patologie dell’apparato muscolo-scheletrico, dalla traumatologia sportiva alle più comuni degenerazioni da invecchiamento.

In particolare, in ambito fisioterapico l’ipertermia si è rivelata uno strumento efficace nel trattamento di:

 

Patologie muscolari

◦        Contratture: l’ipertermia aumenta la circolazione riducendone i tempi di riequilibrio metabolico e producendo un effetto antalgico già dalle prime fasi della patologia;

◦        Lesioni muscolari: utilizzata dalla fase sub-acuta fino alla eventuale fase cronica, l’ipertermia svolge un ruolo importante soprattutto in presenza di processi riparativi anomali, quali esiti cicatriziali od ossificazioni (Strickler, 1990).

  • Patologie tendinee e capsulari: l’ipertermia è in grado di interrompere il processo di cronicizzazione inducendo vasodilatazione locale attraverso la quale vengono apportate nuove cellule macrofagiche e flogistiche, rivitalizzando il tessuto fibrotico (Alicicco, 1999; Giombini, 2002).

◦        Epicondiliti ed epitrocleiti;

◦        pubalgia da sofferenza degli adduttori prossimalmente;

◦        tallodinie da sofferenza inserzionale dell’achilleo;

◦        fascite plantare;

◦        tendinopatia dell’achilleo;

◦        sindrome della bandelletta ileo-tibiale.

  • Borsiti: l’ipertermia favorisce la fluidificazione dei liquidi e del materiale contenuto nelle borse infiammate e nelle cisti:

◦        borsite del gomito;

◦        borsite sub-acromiale;

◦        borsite pertrocanterica;

◦        infiammazione del corpo di Hoffa;

◦        borsite sottorotulea;

◦        cisti di Baker;

◦        cisti tendinee da sforzo.

  • Artrosi (Respizzi, 1997; Saggini, 2000)
  • Lombosciatalgia: trattamento non in fase acuta, serve successivamente a ridurre la compressione dell’edema sulla radice ed a ottenere un effetto antalgico.
  • Sindromi canalicolari (Lignière, 1995), durante la fase di parestesia è efficace un trattamento con ipertermia al fine di indurre una leggera vasodilatazione dei vasa vasorum dei nervi compressi senza congestionare la circolazione che aumenterebbe il conflitto con il canale ristretto:

◦        compressione del nervo mediano al tunnel carpale;

◦        compressione del nervo ulnare a livello epitrocleare;

◦        compressione del nervo sciatico popliteo esterno a livello del passaggio sottoperoneale;

◦        compressione del nervo tibiale anteriore nel tarso.

Inoltre, mentre l’uso di alcune metodiche è legato ad una sola fase specifica del percorso riabilitativo, l’ipertermia è uno strumento versatile, utile sia nelle fasi più precoci dopo un infortunio che nel trattamento di patologie ormai cronicizzate, come una sindrome del tunnel carpale in fase cronica.

Sintomatologia

L’ipertermia trova applicazione soprattutto nelle prime fasi del percorso di riabilitazione. Nella fase iniziale di controllo della reazione infiammatoria, l’ipertermia coadiuva il lavoro del fisioterapista nel ridurre il dolore.

Successivamente, quando si tratta di ripristinare l’articolarità, l’ipertermia aiuta il fisioterapista a lavorare sull’elasticità e sull’estensibilità dei tessuti collagenici.

In presenza delle condizioni su descritte, durante la valutazione fisioterapica si terrà conto anche dell’utilizzo dell’ipertermia come strumento durante il percorso riabilitativo escludendo ovviamente le controindicazioni tipiche di questi elettromedicali (pacemaker tumori, gravidanze, alterata sensibilità cutanea).

Se soffri di queste patologie muscoloscheletriche e vuoi provare, all’interno del tuo percorso terapeutico, anche l’efficacia e la semplicità del trattamento di ipertermia, non esitare e contatta il nostro Front office.Clicca e chiama subito per prenotare ora la valutazione fisioterapica.

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